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권력 행사는 정의와 분리될 수 없다.

글 :  변기영

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권력은 정의와 분리될 수 없다. 교황 베네딕도 16세 말씀
-Msgr. Byon- 2012-02-10 조회 1655

어제 교황님 말씀,[권리는 정의와 분리불가 !]

"진정한 의미의 권력 행사는 正義와 결코 분리될 수 없다.

正義가 없는 力 행사 ? 정의를 떠난 권력은 있을 수가 없기 때문이다 "

- 로마 교황 베네딕도 16세의 말씀-


(IL VERO DIRITTO E‘ INSEPARABILE DALLA GIUSTIZIA) 



교황 베네딕도 16세께서는 어제(1월 23일), 로마 교황청 법관들의 새해 법정(法庭) 개정(開廷)기념 알현자리에서(.i membri del Tribunale della Rota Romana, in occasione dell'apertura dell'Anno Giudiziario), 사법권자들이 행사하는 권력이나 權限(diritto) 행사는 正義(giustizia)와 분리(分離)될 수 없는 것이어야 함을 강조하셨습니다

좀 알기 쉽게 풀어서 달리 말해 본다면, 우리 우리가 사는 사회와 교회 안에서 우리의
지위와 자격에 주어진 권한 행사가 正義에 어긋나는 것이어서는 안된다고 하겠습니다. 특히 재판관들에게 아무리 판결권이 있어도, 상식과 정의에 어긋나는 판결이나 결정을 할 수 있는 권한은 없다는 것입니다. 권한행사는 正義와 不可分의 것이고, 정의와 分離不可의 것이기 때문입니다.

부당하고 불의한 판결이나 결정은 正義가 아닌 不義입니다. 아무리 유식한 판관이라도 거짓을 말할 권한이 없으며, 다른이들에게 피해를 주는 허위나 조작된 바를 근거로 하여, 어떠한 결정을 할 수는 없는 것입니다. 正義와 동떨어진 판결이나 결정의 권한 행사는 행정폭력이오, 사법폭력이 되기 때문입니다. 正義는 모든 판결과 사회적 결정의 이유와 기준이며, 근거와 목적이 되기 때문입니다. 正義를 떠나서 결정된 판결은 정치적 偏愛고, 특정 조직체나 개인을 위한 선동과 선전에 불과하기 때문입니다.

사실 정의는 권력이나 권리는 자유의 기초요, 근거이며, 이유와 목적이 되며, 기준과 존재 양식이 되기 때문입니다. 정의가 없는 권리나 권한이 있을 수 없으며,있다면 그것은 폭력이며, 폭행이 될 뿐입니다.

Msgr. Byon

[참다운 權限 행사는 正義와 分離될 수 없는 것입니다] (IL VERO DIRITTO E‘ INSEPARABILE DALLA GIUSTIZIA)

교황 베네딕도 16세, 2012/1/23.

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참고 문헌: 23. 01. 2012 - Anno XXII - Num. 16

IL VERO DIRITTO E' INSEPARABILE DALLA GIUSTIZIA.

CITT? DEL VATICANO, 21 GEN 2012 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questo sabato, nella Sala Clementina, i membri del Tribunale della Rota Romana, in occasione dell'apertura dell'Anno Giudiziario.

? Il discorso di Benedetto XVI ? stato incentrato su un aspetto primario del ministero giudiziale: l'interpretazione della legge canonica in vista della sua applicazione. Il Papa ha ricordato che l'ermeneutica del diritto canonico "? strettamente legata alla concezione stessa della legge della Chiesa", e ha rifiutato due modi di interpretare la legge che ne determinano l'impoverimento. Il primo tende a "identificare il diritto canonico con il sistema delle leggi canoniche", con il conseguente "oblio pratico del diritto naturale e del diritto divino positivo, come pure del rapporto vitale di ogni diritto con la comunione e la missione della Chiesa". Nel secondo, "la singola situazione diventerebbe fattore decisivo per accertare l'autentico significato del precetto legale nel caso concreto".? Ma in questo modo "l'opera interpretativa umana assurge a protagonista nello stabilire ci? che ? giuridico. Manca il senso di un diritto oggettivo".

? In alternativa a queste vie inadeguate, il Papa ha fatto notare che, nella via ermeneutica corretta, "la comprensione adeguata della legge canonica apre la strada a un lavoro interpretativo che s'inserisce nella ricerca della verit? sul diritto e sulla giustizia nella Chiesa. (...) Il vero diritto ? inseparabile dalla giustizia. Il principio vale ovviamente anche per la legge canonica, nel senso che essa non pu? essere rinchiusa in un sistema normativo meramente umano, ma deve essere collegata a un ordine giusto della Chiesa, in cui vige una legge superiore. In quest'ottica la legge positiva umana perde il primato (...) giacch? il diritto non si identifica pi? semplicemente con essa; tuttavia, la legge umana viene valorizzata in quanto espressione di giustizia, anzitutto per quanto essa dichiara come diritto divino, ma anche per quello che essa introduce come legittima determinazione di diritto umano".

? "In tal modo, si rende possibile un'ermeneutica legale che sia autenticamente giuridica, nel senso che, mettendosi in sintonia con il significato proprio della legge, si pu? porre la domanda cruciale su quel che ? giusto in ciascun caso. (...) Le regole umane vanno interpretate anche alla luce della realt? regolata, la quale contiene sempre un nucleo di diritto naturale e divino positivo, con il quale deve essere in armonia ogni norma per essere razionale e veramente giuridica".

? In questa prospettiva, che il Papa ha definito "realista", il lavoro interpretativo acquista un senso e un obbiettivo, dal momento che "? vivificato da un autentico contatto con la realt? complessiva della Chiesa, che consente di penetrare nel vero senso della lettera della legge. (...) Ne segue che l'interpretazione della legge canonica deve avvenire nella Chiesa. (...) Il 'sentire cum Ecclesia' ha senso anche nella disciplina, a motivo dei fondamenti dottrinali che sono sempre presenti e operanti nelle norme legali della Chiesa. In questo modo, va applicata anche alla legge canonica quell'ermeneutica del rinnovamento nella continuit? di cui ho parlato in riferimento al Concilio Vaticano II, cos? strettamente legato all'attuale legislazione canonica".

? "Questi atteggiamenti di fondo", ha sottolineato il Pontefice, "si applicano a tutte le categorie di interpretazione: dalla ricerca scientifica sul diritto canonico, (...) fino alla ricerca quotidiana delle soluzioni giuste nella vita dei fedeli e delle comunit?. Occorre spirito di docilit? per accogliere le leggi, cercando di studiare (...) la tradizione giuridica della Chiesa per potersi identificare con essa e anche con le disposizioni legali emanate dai Pastori, specialmente le leggi pontificie nonch? il magistero su questioni canoniche, il quale ? di per s? vincolante in ci? che insegna sul diritto".

? "Queste riflessioni acquistano una peculiare rilevanza nell'ambito delle leggi riguardanti l'atto costitutivo del matrimonio e la sua consumazione e la ricezione dell'Ordine sacro, e di quelle attinenti ai rispettivi processi. (...) In particolare, vanno anche applicati tutti i mezzi giuridicamente vincolanti che tendono ad assicurare quell'unit? nell'interpretazione e nell'applicazione delle leggi che ? richiesta dalla giustizia: il magistero pontificio specificamente concernente questo campo, contenuto soprattutto nelle Allocuzioni alla Rota Romana; (...) le norme e le dichiarazioni emanate da altri Dicasteri della Curia Romana".

? "Tale unit? ermeneutica in ci? che ? essenziale, ha evidenziato il Santo Padre, non mortifica in alcun modo le funzioni dei tribunali locali, chiamati a confrontarsi per primi con le complesse situazioni reali che si danno in ogni contesto culturale. Ciascuno di essi, infatti, ? tenuto a procedere con un senso di vera riverenza nei riguardi della verit? sul diritto, cercando di praticare esemplarmente, nell'applicazione degli istituti giudiziali e amministrativi, la comunione nella disciplina, quale aspetto essenziale dell'unit? della Chiesa".

? Benedetto XVI, infine, ha parlato dell'innovazione relativa al trasferimento a un Ufficio della Rota le competenze circa i procedimenti di dispensa dal matrimonio rato e non consumato e le cause di nullit? della sacra Ordinanza: "Sono certo che vi sar? una generosa risposta a questo nuovo impegno ecclesiale".


입력 : 2012.02.10 오후 10:02:10
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